Trattamenti ortodontici bambini 6 – 11 anni

I trattamenti ortodontici nei bambini o nei ragazzi in fase pre-puberale (DENTIZIONE MISTA) hanno lo scopo di prevenire e intercettare eventuali problematiche di crescita scheletrica, del viso e dei denti in modo da ottenere un volto armonioso e una chiusura dei denti corretta, stabile e funzionale.

Questa fase dei trattamenti ortodontici viene chiamata scheletrico-funzionale in quanto si affrontano sia i problemi delle strutture scheletriche sia i problemi di funzione:

  • problemi scheletrici riguardanti la dimensione e la posizione reciproca della mandibola e del palato.
  • problemi funzionali riguardanti la respirazione (respirazione attraverso la bocca) e la funzione linguale (postura errata della lingua mentre si parla o si deglutisce).
  • problemi parafunzionali: devono essere eliminate le abitudini viziate (succhiamento del dito o del ciuccio).
  • PALATO STRETTO

    Il palato stretto è una malocclusione piuttosto comune nei bambini. Palato stretto significa poco spazio per una corretta eruzione dei denti permanenti.

    Quali sono le conseguenze del palato stretto?

    1. mancanza di spazio l’uscita degli incisivi permanenti superiori;
    2. morso crociato;
    3. deviazione mandibolare (crescita asimmetrica della mandibola)
    4. problematiche funzionali (difficoltà respirazione, otiti frequenti, lingua bassa)

    Quando intervenire?

    Il trattamento deve essere precoce: il palato è formato da più ossa unite tra loro da cartilagine che si uniscono durante la crescita. E’ importante intervenire il prima possibile (generalmente durante l’eruzione degli incisivi superiori)

    Come si esegue il trattamento del palato stretto?

    Il trattamento è molto semplice: si basa sull’applicazione di un disgiuntore cioè di un apparecchio che permette di allargare la sutura del palato allontanando le due ossa che lo compongono (trattamento  ortopedico).  Il disgiuntore è un apparecchio fisso ancorato sui denti o su mini-impianti palatali in caso di perdita precoce dei denti da latte o in fase di crescita avanzata.

    In ETA’ ADULTA tale procedura non è più possibile se non associata ad un intervento chirurgico.

  • DENTI SPORGENTI-II CLASSE

    I denti sporgenti superiori sono caratterizzati da un aumento della distanza tra gli incisivi superiori e inferiori (overjet aumentato). Spesso il bambino non riesce a tenere le labbra chiuse e i denti sporgono dalla bocca a riposo. Questo, a parte un fattore estetico, rappresenta un problema funzionale in quanto possono più facilmente andare incontro a trauma per cadute accidentali o durante lo sport con conseguente frattura.

    https://www.aae.org/specialty/clinical-resources/treatment-planning/traumatic-dental-injuries/

    http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1872_allegato.pdf

    La causa dei denti sporgenti può essere:

    • Scheletrica per alterazione delle basi ossee (mandibola troppo piccola o mascella troppo in avanti),
    • Dentale per movimento in avanti dell’arcata dentale superiore,
    • Dento-scheletrica per una combinazione di fattori dentali e scheletrici.

    Questa distanza in senso antero-posteriore tra le due arcate dentali è chiamata II CLASSE. Le II classi rappresentano delle malocclusioni complesse, sia dal punto di vista diagnostico che di trattamento. Devono essere infatti valutate in tre dimensioni dello spazio: sagittalmente (quanto sono sporgenti i denti superiori rispetto agli inferiori), verticalmente (com’è posizionata la mandibola rispetto alla mascella e come cresce), e trasversalmente (il mascellare copre lateralmente in modo adeguato la mandibola?).

    In questa fase di età le apparecchiature che più spesso vengono utilizzate hanno l’obiettivo di creare un differenziale tra la crescita del mascellare superiore e la mandibola in modo da ridurne la distanza in senso anteroposteriore. Non esistono gli apparecchi “magici” che fanno crescere di più la mandibola, ma in fase di crescita è possibile “contenere”quella del mascellare superiore riducendone la distanza rispetto all’inferiore.

    I principali apparecchi sono:

    • la trazione extraorale permette di controllare la direzione di crescita del mascellare.
    • il twin-block agisce mantenendo la mandibola in una posizione avanzata e bloccando il mascellare superiore.
    • gli attacchini ortodontici (brackets) sugli incisivi centrali e laterali superiori e sui molari, al fine di allineare e diminuire la sporgenza tra i denti superiori quando questi sono molto in avanti.
  • MORSO INVERSO ANTERIORE-III CLASSE

    Nel morso inverso anteriore gli incisivi superiori chiudono dietro agli incisivi inferiori. Questa alterazione viene chiamata III classe. Il morso inverso anteriore deve essere risolto in età precoce in quanto nei bambini si può intervenire sulla crescita delle ossa. Successivamente, una volta terminato il periodo di sviluppo può divenire più complesso trattare ortodonticamente questa malocclusione.

    La causa: 

    • scheletrica: mascellare superiore (palato) poco sviluppato , mandibola con crescita eccessiva, combinazione di entrambi.
    • dentale: inclinazione non corretta dei denti (quelli superiori sono inclinati indietro e quelli inferiori si collocano in avanti).

    Trattamenti:

    • placche in resina: nei bambini molto piccoli (con ancora i denti da latte). Queste permettono alla parte superiore di essere libera dalle interferenze con l’arcata inferiore, di crescere in avanti e stimolano l’eruzione degli incisivi superiori davanti a quelli inferiori.
    • maschera di Delaire: è un dispositivo extraorale che viene agganciato ad un apparecchio intraorale o a eventuali ancoraggi scheletrici. Viene usata prevalentemente di notte ed ha un’azione ortopedica in quanto agisce sulle suture del mascellare superiore e lo porta a crescere in avanti.

    I miglioramenti ottenuti in questa fase possono essere stabili e mantenuti poi in seguito. Può però anche accadere che in seguito si verifichi una crescita maggiore della mandibola rispetto al mascellare superiore (III classe vera). Questa problematica viene risolta in dentatura definitiva, con un trattamento ortodontico o con un trattamento ortodontico-chirurgico a seconda della gravità.

     

  • ANOMALIE DEI FRENULI

    Il frenulo è una plica mucosa che congiunge due parti tra loro.

    Quelli principali sono:

    • frenulo labiale mediano collega il labbro superiore con la zona di mezzo del mascellare, in corrispondenza degli incisivi centrali superiori. Va rimosso quando esso causa la presenza di uno spazio in mezzo agli incisivi centrali non risolvibile solo con l’ortodonzia.
    • frenulo linguale unisce la parte sottostante della lingua al pavimento della cavità orale. Va rimosso quando è corto e limita quindi la mobilità della lingua, complicando alcune attività della vita quotidiana (linguaggio, masticazione). Inoltre determina spesso una posizione bassa della lingua, con conseguente scarso sviluppo del palato (palato stretto), respirazione orale, alterazioni posturali e inclinazione in avanti dei denti frontali.

    In caso di anomalie dei frenuli, l’intervento di rimozione prende il nome di frenulectomia e viene più frequentemente eseguita con il laser a diodi.

    La rimozione per mezzo del laser:

    • riduce il sanguinamento,
    • riduce il dolore post-operatorio
    • non richiede sutura.
  • ANOMALIE DI ERUZIONE DEI DENTI

    I tempi di uscita dei denti possono variare notevolmente da un bambino e l’altro! Questo non deve far pensare subito ad anomalie di eruzione dei denti perchè un certo grado di variabilità è normale. Il ritardo di eruzione può riguardare sia i denti da latte che quelli permanenti.

    TEMPI DI ERUZIONE STANDARD.

                                                Denti da latte                 Denti permanenti

    • incisivo centrale:            5-8 mesi                          6-8 anni
    • incisivo laterale:             7-10 mesi                        7-9 anni
    • primo molare:                 10-16 mesi                      6-7 anni
    • canino:                             15-20 mesi                      9-12 anni
    • secondo molare:             15-30 mesi                      11-13 anni
    • premolare:                               /                                10-11 anni
    • terzo molare:                          /                                 17-21 anni

    Generalmente nel corso della permuta ed eruzione i denti inferiori precedono quelli superiori.

    ANOMALIE DI ERUZIONE dei denti che devono essere precocemente intercettate:

    • la mancanza di uno o più denti (agenesia),
    • anomalie di posizione dei germi dei permanenti che fanno da ostacolo all’eruzione degli altri o che non permettono l’eruzione del dente stesso. questa eventualità può essere determinata dalla mancanza di spazio in arcata.
    • presenza di denti in più (soprannumerari) che sbarrano la strada all’eruzione degli altri denti.
    • Presenza di altro ostacolo lungo il tragitto eruttivo (per esempio una cisti).

    Sarà l’esame radiologico associato a quello clinico a chiarire quali anomalie di eruzione dei denti sussistono.

  • DENTI AFFOLLATI

    I denti affollati sono una condizione frequente nella quale gli elementi dentali si sovrappongono nella bocca del paziente (i denti appaiono storti).

    Le conseguenze:

    • maggiore incidenza di carie e infiammazione gengivale per difficoltà a mantenere una buona igiene;
    • problemi funzionali: difficoltà di masticazione;
    • problemi estetici: sorriso poco piacevole.

    Le cause dei denti afollati: solitamente è dovuto ad una differenza tra dimensione dei denti (spazio necessario) e dimensione delle arcate (spazio disponibile).

    Il recupero spazio di spazio in dentatura mista si può ottenere con espansione scheletrica, allineamento di denti arretrati, estrazioni pilotate dei denti da latte o permanenti (estrazioni seriali/enucleazioni)

     

  • SORRISO GENGIVALE

    Normalmente con il sorriso viene esposta oltre all’incisivo una quantità di gengiva che non supera i 2 mm. Quando questa esposizione è maggiore si parla di sorriso gengivale o gummy smile. Diventa fondamentale la diagnosi per indirizzare verso una scelta terapeutica adeguata in base alla causa del sorriso gengivale. Infatti non sempre è un problema di gengiva in eccesso, a volte la causa è una crescita in eccesso verso il basso del mascellare superiore.

    Cause e terapia?

    Il sorriso gengivale può infatti essere di due tipi:

    1. gummy smile vero: con esposizione incisiva per eccesso verticale del mascellare. La soluzione ideale è ortodontico-chirurgica, in quanto la causa è SCHELETRICA.
    2. gummy smile falso: è di origine DENTALE e GENGIVALESe ne possono individuare diverse cause:
    • protrusione e/o estrusione incisiva per cui sono l’incisivo superiore e la sua gengiva a essere eccessivamente in avanti e/o troppo in basso. In questi casi si possono applicare gli attacchi ortodontici per mettere i denti e le relative gengive nella posizione corretta.
    • la gengiva che copre troppo i denti. Questo succede spesso nelle fasi iniziali della permuta dei denti. Questo non deve preoccupare in quanto può andare incontro a risoluzione spontanea a seguito della maturazione gengivale.
    • scarsa igiene orale con crescita della gengiva a seguito dell’infiammazione. I presenza di una causa igienica la terapia è un aumento dell’igiene orale. Solo quando il paziente sarà più grande si potrà decidere di fare un recontouring gengivale con il laser.
    • il labbro che scopre eccessivamente denti e gengive per ipertonia del muscolo orbicolare delle labbra.