La chirurgia ortognatica o maxillo-facciale è una parte della chirurgia che si occupa in particolare delle ossa mascellari.
La chirurgia ortognatica fa parte del trattamento ortodontico-chirurgico nei pazienti che presentano una malocclusione di origine scheletrica. In questi pazienti infatti i denti storti non possono essere semplicemente raddrizzati, ma bisogna stabilire anche dei corretti rapporti delle ossa.
Quando viene eseguito un trattamento ortodontico-chirurgico?
- denti superiori troppo sporgenti per mascellare avanzato o mandibola troppo piccola
- palato stretto in soggetti adulti
- denti inferiori in avanti per mandibola troppo grande
- crescita eccessiva del mascellare superiore verso il basso
Gli interventi di chirurgia ortognatica possono riguardare a seconda delle necessità il mascellare superiore e/o la mandibola. In molti casi lo squilibrio scheletrico è dovuto sia al mascellare che alla mandibola per cui l’intervento viene definito combinato cioè eseguito sia su mascellare che mandibola.
Come viene eseguito?
Le terapie ortodontico-chirurgiche si svolgono in tre FASI:
- I FASE: preparazione ortodontica pre-chirurgica durante il quale con l’apparecchio i denti vengono messi al posto giusto,
- II FASE: intervento chirurgico ospedaliero eseguito con l’apparecchio in bocca,
- III FASE: finitura ortodontica.
Gli interventi di chirurgia ortognatica implicano delle incisioni all’interno della bocca e non si vedono quindi all’esterno. Vengono eseguiti in regime ospedaliero con ricovero di 3- 7 giorni in anestesia generale. L’apparecchio rimane in bocca anche durante l’intervento e viene utilizzato anche nei mesi successivi per finalizzare l’occlusione.