Denti inclusi

denti inclusi

I denti vengono definiti inclusi quando al momento della loro fisiologica eruzione non sono ancora comparsi nella cavità orale.
Rimane quindi incluso all’interno dell’osso. In certi casi un ritardo nell’eruzione dei denti è del tutto fisiologico e non deve far preoccupare pazienti e genitori!

In altri casi invece, quando il ritardo è molto, e soprattutto quando interessa determinati elementi dentari, è necessario eseguire un approfondimento diagnostico per capire come mai il dente non sia nella sua naturale posizione.

Quali denti sono maggiormente colpiti?

I canini superiori in quanto sono gli ultimi denti che erompono nell’arcata superiore e quindi nei casi di mancanza di spazio, possono rimanere inclusi nell’osso.

Come capire che un dente è incluso?

L’approfondimento diagnostico di elezione è la Panoramica o Ortopantomografia, un esame radiologico di base che permette di vedere dove si trova il canino e in che posizione. Qualora la Panoramica confermasse lo stato di inclusione di un elemento dentario per un’accurata diagnosi e pianificazione terapeutica è quasi sempre eseguita anche una radiografia specifica volumetrica 3D (conebeam).

Qual è il trattamento dei denti inclusi?

Una visita ortodontica in età precoce, intorno ai 6 anni, permette di individuare con anticipo casi in cui la mancanza di spazio potrebbe determinare l’inclusione di un dente. In questi casi può essere eseguito un trattamento intercettivo che permette di creare spazio sufficiente all’eruzione dell’elementi dentari.

Il trattamento di un dente già chiaramente in stato di inclusione è la scopertura chirurgica del dente e la trazione del dente con delle catenelle verso l’arcata dentaria. Questo prevede l’applicazione di un apparecchio ortodontico che permette di trazionare e posizionare il dente nella sua posizione corretta.